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Contratto Forze armate e forze di polizia 2008 – 2009. Alla fine
arriva la firma
Roma, 15 set - Dopo una lunghissima
trattativa iniziata a dicembre dello scorso anno, dopo il rifiuto
della quasi totalità delle rappresentanze sindacali e dei Cocer di
firmare il contratto relativo al biennio 2008 - 2009, domani,
obtorto collo, ci sarà la firma.
La trattativa era cominciata davvero sotto i peggiori
auspici, addirittura con l’invito per coloro che avevano avanzato la
proposta di un rinnovo di appena 100 euro lorde di... "utilizzarlo
in medicine". Ma alla fine
i rappresentanti del comparto sono stati costretti a bere l'amaro
calice.
Non si tratta certo di cifre sontuose, atteso che, conti alla mano,
il rinnovo del contratto 2008-2009 porterà in busta paga ai
lavoratori in divisa circa 40-45 euro netti (medie) di aumento
(oltre la vacanza contrattuale già percepita) distribuiti però sulle
voci stipendiali fisse, e questo ultimo dato rappresenta un aspetto
positivo. Ma dopo la solenne bastonatura della finanziaria, i
rappresentati del comparto hanno fatto buon viso a cattivo gioco e
alla fine hanno accettato, soprattutto nel timore che l'instabilità
dell'attuale quadro politico possa determinare un ulteriore
slittamento della chiusura del contratto.
Respinta al mittente la proposta di istituire nuove fasce per
l'assegno funzionale avanzata dal Cocer dell'Esercito, all'interno
dei sindacati si respira comunque un'aria pesante: nessuno, dopo la
finanziaria spacca-ossa, si fida del governo, peraltro assente
durante la trattativa che si è svolta con i "tecnici".
Perchè si riteneva necessaria la presenza degli esponenti del
governo? Per il semplice motivo che sono ancora "pendenti" i
famigerati ordini del giorno che impegnerebbero (il condizionale è
d'obbligo) il governo a trovare ulteriori risorse pert il comparto
Sicurezza e Difesa ma, com'è chiaramente specificato negli atti
parlamentari, tutto ciò a condizione di reperire le necessarie
risorse.
Siccome, come diceva il poeta britannico Samuel Johnson,
la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni,
nessuno dei rappresentanti presenti a palazzo Vidoni crede agli
"impegni" del governo, e quindi l'unica strada rimasta è stata
quella degli
sporchi, maledetti e subito.
Sul fronte della previdenza complementare si addensano però nuvole
oscure. Il sindacato di polizia Coisp, per il tramite del suo
segretario generale Franco Maccari avverte: "Non firmeremo (oggi
alle 18.00 con tutti i ministri) se non ci daranno le garanzie sul
richiesto tavolo per la previdenza complementare e, soprattutto,
sull'interpretazione autentica del famoso ordine del giorno sulla
finanziaria!
Una scure che calerà su 100.000 poliziotti per almeno
i prossimi 3 anni e che potrebbe intaccare tutti i redditi! Non
firmeremo, anche se fossimo i soli a non farlo ed anche se il lavoro
di ripartizione delle risorse contrattuali è buono!"
Militari e poliziotti sentitamente ringraziano il mini-stro Brunetta
e l'esecutivo Berlusconi per l'ennesima carineria.